Anche Geraint Thomas ha deciso di esprimere la propria posizione riguardo alla sicurezza durante le corse. Le ultime settimane sono state abbastanza tormentate da questo punto di vista dopo la caduta al Giro dei Paesi Baschi dello scorso 4 aprile, che è costato brutte ferite soprattutto a Jonas Vingegaard, ha di nuovo acceso i riflettori sull’argomento dei percorsi a volte troppo pericolosi in alcuni passaggi. Il campione della INEOS Grenadiers ha voluto dare il proprio punto di vista, dall’alto dei suoi quasi 38 anni.
“Blocchi del traffico, cordoli sporgenti, tutto questo genere di cose: questo certamente aggiunge anche un elemento di pericolo – ha riferito al portale Velo a margine del Tour of The Alps – Se ci pensassi (troppo), starei dietro, non correrei”. La formazione britannica è in prima fila per migliorare la situazione, che al momento sembra ancora critica: “È frustrante. Non è cambiato nulla da quando Gino (Mäder – ndr) è morto. In questo sport c’è già un certo elemento di pericolo, ma sento che si potrebbe fare molto di più per aumentare la sicurezza”.
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